Due scatole dimenticate - Un viaggio in vietnamTwo Forgotten Boxes - A trip to Vietnam
by Cecilia Mangini and Paolo Pisanelli
Regia / Director: Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli
Musiche / Music: Admir Shkurtaj, Egisto Macchi
Montaggio / Editing: Matteo Gherardini
Produzione / Production: Officina Visioni, Rai Cinema, the support of Fondazione Sardegna Film Commission
Distribuzione Internazionale / World sales: Officina Visioni
Paese / Country: Italia
Anno / Year: 2020
Durata / Running Time: 58′ – Documentario / Doc
In Partnership with Festival del Documentario Extra Doc al MAXXI – Roma
“Sono le fotografie che mi ricordano le cose, perché penso di non avere più memoria. Non mi ricordavo di queste due scatole. E poi le ho prese, le ho aperte, ho cominciato a guardare i provini e c’erano cose di cui non mi ricordavo più e che invece mi sono ritornate perché… la fotografia recupera il tempo, recupera lo spazio, recupera le sensazioni, recupera tutto.” – Cecilia Mangini
La realizzazione di un cortometraggio che inizia con il ritrovamento di due scatole è la scintilla per accendere il fuoco della memoria, un fuoco utile per ricordare e ritrovare i segni di ciò che si è vissuto.
“It’s the photographs that remind me of things because I’m losing my memory. I didn’t remember these two boxes. And then I took them, I opened them, I started looking at the auditions and there were things I couldn’t remember anymore and instead they came back to me because photography recovers time, recovers space, recovers sensations, recover everything.” – Cecilia Mangini
The making of a short-film that starts with the discovery of two lost boxes represents the spark for the fire of memory, a fire helpful to remember and find the signs of what we have lived.
Paolo Pisanelli, (Lecce 1965) Laureato in Architettura e diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia (corso di Fotografia). Dopo aver lavorato come fotoreporter e fotografo di scena, dal 1995 si dedica alla regia di film-documentari tra cui ha realizzato “Buongiorno Taranto” 2014, “Le Vienam sera Libre” 2018, partecipando a numerosi festival nazionali ed internazionali. Conduce dal 2004 il Laboratorio Cinema del Centro Diurno a Roma. È direttore artistico di Cinema del reale, nel Salento. Tra le sue opere: “Nella prospettiva della chiusura lampo” (1997); “Io calcoli infiniti” (1998); “Il magnifico sette” (1998); “n” (1999); “Where we go” (2000); “Roma A.D 999” (2000); “Roma A.D 000” (2001); “Don Vitaliano” (2002); “Tunza Tunza – Italian djs electronic productions” (2002) “Enrico Berlinguer – conversazioni in Campania” (2004); “Il sibilo lungo della taranta” (2006) “Il teatro e il professore” (2007).
Paolo Pisanelli (Lecce 1965) Graduated in Architecture and then in Cinematography at the Centro Sperimentale di Cinematografia in Rome, at the beginning of his career he worked as a photojournalist and still photographer. Since 1995 he has been working as a film director of documentary films, including “Buongiorno Taranto” (2014) and “Le Vietnam sera libre” (2018), selected at renown national and international film festivals. Since 2004 he has been running the Cinema Workshop of the Centro Diurno in Rome. He is the artistic director of Cinema del Reale, in Salento. Among his works: “Nella prospettiva della chiusura lampo” (1997); “Io calcoli infiniti” (1998); “Il magnifico sette” (1998); “n” (1999); “Where We Go” (2000); “Roma A.D 999” (2000); “Roma A.D 000” (2001); “Don Vitaliano” (2002); “Tunza Tunza – Italian djs electronic productions” (2002); “Enrico Berlinguer – conversazioni in Campania” (2004); I”l sibilo lungo della taranta” (2006); “Il teatro e il professore” (2007).
Cecilia Mangini (Mola di Bari 1927) Critica cinematografica, Saggista , ha svolto attività di organizzatrice di cineclub e fonda a Firenze Controcampo. Con la sua Zeiss Super Ikonta 6×6., gira un breve documentario sulle le condizioni lavorative su Lipari e Panarea, insieme al marito Lino Del Fra, e al regista Pier Paolo Pasolini. Inizia la sua carriera da documentarista con Ignoti della città (1958) i cortometraggi “La canta delle Marane” (1960), e co-girato insieme con lo scrittore, “Stendalì” (1960), “All’armi, siam fascisti!” (1962). Scrive diverse sceneggiature in co-regia con Lino Del Fra e Lino Miccichè tra cui il documentario “La statua di Stalin” (1963), Il cortometraggio, “Essere donne” (1965), “Brindisi ’66” (1966), “Domani vincerò” (1969), “La briglia sul collo” (1974), “Firenze di Pratolini” (2007). “In viaggio con Cecilia” 2013, di Lino Del Fra e Cecilia Mangini – “Antonio Gramsci – I giorni del carcere” (1977), di Lino del Fraklon (1994), e “Regina Coeli” (2000), di Nico D’Alessandria, “In viaggio con Cecilia” (2013), di Mariangela Barbanente e Cecilia Mangini. Nel 2017 al Museo del Costume di Nuoro viene inaugurata la mostra fotografica ISOLE, viaggio fotografico a Lipari e Panarea.
Cecilia Mangini (Mola di Bari 1927) Film critic, film director, photographer, she worked as a film club organizer and is the founder of Controcampo in Florence. With her Zeiss Super Ikonta 6 × 6 she shot a short documentary on working conditions in Lipari and Panarea, together with her husband Lino del Fra and film director Pier Paolo Pasolini. She began her career as a documentary maker with “Ignoti alla città” (1958), followed by a number of works, among which”Firenze di Pratolini” (1959), “La canta delle Marane” (1960), “Stendalì – suonano ancora” (1960), “All’armi, siam fascisti!” (1962), co-directed with Lino del Fra e Lino Micciché, “Essere donne” (1965), “Brindisi ’66” (1966), “Domani vincerò” (1969), “La briglia sul collo” (1974), “In viaggio con Cecilia” (2013), co-directed with Mariangela Barbanente. As a script writer she wrote a number of scripts, among those are: “Antonio Gramsci – I giorni del carcere” (1977) by Lino del Fra and “Regina Coeli” (2000) by Nico D’Alessandria. In 2017 her photo exhibition ISOLE opened at the Costume Museum in Nuoro. It is a photographic journey to Lipari and Panarea